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12-02-2020 Stop a Commercio illegale di cani e gatti, Parlamento UE approva risoluzione. Enpa: “Bene la stretta sui traffici, ma è importante disincentivare la compravendita di animali”

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L’Ente Nazionale Protezione Animali apprende con soddisfazione l’approvazione della risoluzione non legislativa votata oggi dal Parlamento europeo (approvata con 607 voti favorevoli, 3 contrari e 19 astensioni) per combattere il commercio illegale di animali da compagnia, che è causa di sofferenze per gli animali, di diffusione di malattie e che genera introiti elevati per la criminalità organizzata internazionale. Carla Rocchi, Presidente Nazionale Enpa: “Bene combattere con tutti i mezzi a disposizione il traffico illecito degli animali domestici ma serve più impegno per contrastare la compravendita degli animali e promuovere a 360 gradi la cultura delle adozioni”.

 L’Enpa apprezza il lavoro dell’Europarlamento che questa mattina ha approvato una risoluzione per per porre fine al commercio illegale degli animali da compagnia. In particolare il testo approvato indica una serie di misure da adottare: un piano d'azione europeo che stabilisca chiaramente le responsabilità per affrontare il commercio illegale di animali da compagnia, un sistema obbligatorio in tutta l'Unione per identificare e registrare cani e gatti, il miglioramento dell'applicazione della legge e sanzioni più severe per le persone coinvolte nel traffico (veterinari, servizi pubblici nazionali, operatori economici), migliore cooperazione, comunicazione e formazione per le autorità doganali e veterinarie. 

  “Si tratta - dichiara Carla Rocchi, Presidente Nazionale Enpa - di passi importanti e necessari per combattere uniti il traffico illegale di animali, una piaga nel nostro Paese e che coinvolge tutta l’Europa. Ora, però, è fondamentale fare uno scatto in avanti verso il vero traguardo, che tuteli a 360 gradi gli interessi dei cuccioli e di tutti gli animali domestici: intensificare i controlli e promuovere le adozioni”.

Si stima che ogni mese vengano scambiati tra i paesi dell'Ue circa 46.000 cani, la maggior parte dei quali non e' registrata. Una parte degli allevatori commerciali sta inoltre abusando della legislazione Ue sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia (Regolamento (UE) n. 576/2013), per scambi di natura economica. La risoluzione non legislativa e' stata approvata con 607 si', 3 contrari e 19 astenuti.