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17-12-2019 Enpa lancia #NOfuochiSÌparty, la campagna contro i botti di fine anno

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 Quest’anno rinuncia a botti e petardi e trasforma un gesto di civiltà in un atto d'amore: converti la tua tradizionale spesa di fuochi di artificio in pasti caldi per il Capodanno dei trovatelli Enpa. L’Ente Nazionale Protezione Animali lancia #NOfuochiSÌparty, la campagna di sensibilizzazione contro i botti di Capodanno, un’occasione concreta per contribuire al benessere dei tanti animali di cui l’Enpa si prende cura ogni giorno.

Ogni anno nelle feste – afferma Enpa - gli italiani spendono milioni di euro in fuochi d'artificio: botti spaventosi e luci accecanti che uccidono migliaia di animali, domestici e selvatici. Vuoi fare qualcosa per loro? Rinunciare ai botti è già molto, ma puoi fare ancora di più: trasformare la tua tradizionale spesa di petardi in pasti caldi per il Capodanno dei trovatelli ENPA”.

Cosa succede agli animali?

Il rumore dei botti è dannoso per quasi tutte le specie animali. Chi ha un animale domestico sa bene, per averlo vissuto, che un cane o un gatto viene letteralmente stordito dal fragore insopportabile delle esplosioni. I domestici sviluppano crisi di panico, tendono a nascondersi o a scappare, mentre il battito cardiaco aumenta e gli sfinteri non tengono. Sono molte le fughe di cani, numerosi i gatti di colonia che il primo gennaio non si trovano più. Spariti. Per non parlare degli animali selvatici. E dei volatili. Questi ultimi spesso perdono la traiettoria, vanno a sbattere contro ostacoli che in una condizione normale riconoscono: i muri dei palazzi, i tronchi degli alberi… E muoiono.

Il nostro appello ai sindaci

Già la scorsa settimana Enpa ha lanciato un appello ai sindaci di tutta Italia. I botti sono un pericolo per la sicurezza pubblica e per gli animali e i primi cittadini pochi giorni prima di Capodanno firmano ordinanze dell’ultim’ora. “Occorre – ha detto Enpa – fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi (anche di grandi città) hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini. Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita e essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali.”

Meno quattordici

Mancano meno di due settimane a Capodanno. Naturalmente l’azione di sensibilizzazione di Enpa non si esaurisce qui. Continueremo nei diciassette giorni che mancano a fare una pressante e costante azione nella speranza di convincere il maggior numero di sindaci possibile a emanare ordinanze restrittive per vietare l’uso di botti poiché in tal modo – a giudizio della Protezione Animali – si tutelano le persone, gli animali, l’ambiente. “Ma non c’è ordinanza che possa rilevarsi davvero efficace in mancanza della consapevolezza e della responsabilità delle persone. Per questo Enpa invita tutti a rinunciare ai botti di Capodanno: ci sono molti modi di festeggiare l’inizio del nuovo anno, bisogna scegliere quelli sicuri e rispettosi della vita”. In altri termini: rinunciamo tutti ai botti.