12-03-2025 Decreto Abodi sui palii, pollice verso dell’Enpa: difende (presunte) tradizioni che vanno invece abolite
Roma, 12 marzo 2025 - Il decreto sui palii del ministro per lo Sport Andrea Abodi che introdurrebbe "misure più rigide per garantire la sicurezza di fantini e spettatori, il benessere degli animali e la regolarità delle competizioni" è inaccettabile: difende maldestramente presunte tradizioni che andrebbero invece coraggiosamente abolite perché anti-storiche e basate sullo sfruttamento degli animali per il divertimento dell'essere umano.
Enpa condanna fermamente un provvedimento che non tutela niente (se non le manifestazioni stesse) perché risulta essere assolutamente generico nei principii e che, al contrario, cancella le poche, scarse, tutele oggi esistenti per gli animali. In particolare ogni onere di controllo e di verifica viene affidato alle Asl e alle Polizie Locali escludendo di fatto chi - come ad esempio i Carabinieri Forestali - potrebbe intervenire solo in presenza di una ipotesi concreta di reato riducendo così la portata del controllo. Il decreto, inoltre, presenta indicazioni di principio vaghe e generiche che lasciano agli organizzatori ampi margini di discrezionalità e di interpretazione. Viene ancora una volta richiamato l’elemento della “tradizione” (“Le manifestazioni di cui all’art. 2, comma 1, sono autorizzate dall’autorità competente, anche tenendo conto delle tradizioni, degli usi e delle consuetudini locali”). Ed è proprio sulle tradizioni e sulle cosiddette “consuetudini locali” che si sono scontrati negli anni da una parte gli organizzatori di queste manifestazioni e, dall’altra, le organizzazioni che tutelano gli animali.
Altro elemento critico è la semplificazione delle procedure di autorizzazione per le manifestazioni.
Insomma, nel decreto concretamente non c'è nulla di "più rigido" se non la giusta esclusione dei fantini eventualmente condannati per reati contro gli animali.
Che il decreto sia sbilanciato a favore degli organizzatori di queste manifestazioni e a dispetto della tutela del benessere degli animali e della necessità di abolire per sempre e ovunque queste manifestazioni lo dimostra l’immediata reazione del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, che ha espresso “soddisfazione per il decreto”. “Sono state recepite storia, tradizioni e cultura del Palio” ha dichiarato Fabio, che ha aggiunto: “Come si legge nel testo si fa riferimento, in particolare, alle tradizioni, agli usi e alle consuetudini locali, nonché alla conformazione architettonica dei siti dove si svolgono le manifestazioni.”