13-02-2025 Tentativo di abolire Ispra fallito: Enpa alla conferenza stampa M5S

Si è tenuta oggi una conferenza stampa del Movimento 5 Stelle sul fallimento del tentativo di abolizione dell’Ispra, il principale istituto scientifico italiano in materia di fauna e biodiversità. Il provvedimento, proposto dall’onorevole Francesco Bruzzone (Lega), è stato bloccato grazie alla presentazione di oltre 9.000 emendamenti, in gran parte a firma M5S con il contributo di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS).

L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha partecipato all’incontro per ribadire la propria preoccupazione per il continuo smantellamento delle normative di tutela ambientale e faunistica in favore delle lobby venatorie.

Ispra sotto pressione: “Non gradito alla lobby delle armi”

Secondo Annamaria Procacci, presente alla conferenza stampa per Enpa, il tentativo di abolire l’Ispra si inserisce in un più ampio processo di deregolamentazione della caccia:

“Siamo estremamente preoccupati dalla deriva della ‘caccia selvaggia’ intrapresa dal Governo, che ha già provato, riuscendoci in alcuni casi, a smantellare la legge 157/1992 sulla tutela della fauna. Ora si cerca di colpire Ispra, un istituto scientifico di riferimento, che subisce forti pressioni politiche per essere più ‘compiacente’. Il motivo è chiaro: Ispra fornisce pareri sui calendari venatori proposti dalle Regioni, imponendo limitazioni basate su evidenze scientifiche e normative europee. Questo non è gradito alla lobby delle armi.”

Dal 2022, la normativa sulla protezione della fauna ha subito attacchi continui, con provvedimenti che favoriscono la caccia e il bracconaggio.

Il caso Lombardia: nuove norme che favoriscono il bracconaggio

Enpa ha inoltre denunciato l’approccio delle Regioni, in particolare la Lombardia, dove una recente delibera di Giunta ha modificato la regolamentazione sui richiami vivi usati nella caccia da appostamento. La decisione di sostituire gli anellini identificativi unici nazionali con altri di nuova introduzione apre la strada a una gestione meno trasparente e più favorevole al bracconaggio.

“Siamo nel terzo anniversario dell’inserimento della tutela dell’ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali della Costituzione (articolo 9), eppure assistiamo a continui attacchi alla legge nazionale, alla scienza e alla legalità”, ha sottolineato Procacci. “Siamo già in un grave contenzioso con l’UE per il mancato rispetto delle direttive ambientali e venatorie. Fortunatamente, stavolta il tentativo di abolire Ispra è stato fermato, ma fino a quando?”

Un pericolo scongiurato, ma per quanto?

Il tentativo di cancellare Ispra si è arenato grazie all’azione congiunta delle opposizioni, ma il rischio di nuovi attacchi normativi rimane concreto. Enpa continuerà a monitorare la situazione e a battersi per il rispetto delle leggi di tutela ambientale, affinché la scienza e la conservazione della biodiversità non siano sacrificate agli interessi venatori.