20-01-2025 Gatto preso a calci e gettato in una fontana ad Alberobello: udienza rinviata al 5 maggio
Roma, 20 gennaio 2025 - Si è tenuta oggi, presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, l’udienza preliminare relativa al caso della minore accusata di aver maltrattato un gatto randagio della colonia felina censita del Comune di Alberobello. L’episodio risale al 7 gennaio 2024, quando la giovane, con crudeltà e senza alcuna necessità, ha colpito con un calcio il gatto Gray, facendolo cadere in una fontana d’acqua gelida. L’animale è deceduto a seguito delle sofferenze subite.
Durante l’udienza il giudice ha accolto la richiesta dell’imputata di accedere alla procedura di messa alla prova, rinviando l’udienza al 5 maggio 2025 per l’analisi delle misure rieducative appropriate. Il Pubblico Ministero, riconoscendo la gravità della condotta e apprezzando la documentazione prodotta dall’Enpa, rappresentata oggi dall'avvocato Cesare Dentice, e della relazione presentata dalla Link-Italia, ha sottoli
Il caso rappresenta un’importante opportunità per riaffermare il principio di tutela degli animali sancito dalla Costituzione Italiana. L’udienza del 5 maggio sarà decisiva per definire il percorso di rieducazione della giovane imputata e per ribadire l’impegno delle istituzioni contro ogni forma di crudeltà verso gli animali.
L’Enpa continuerà a monitorare l’evoluzione del procedimento, ribadendo l’importanza della giustizia per tutte le vittime di violenza, animali compresi.
neato la necessità di un percorso di rieducazione che affronti sia la gestione della rabbia sia il rapporto affettivo con gli animali.
La posizione di Enpa
L’Enpa, costituitasi parte civile, ha presentato una memoria attraverso l’avvocato Claudia Ricci che evidenzia la crudeltà dell’atto e il disprezzo mostrato verso un bene collettivo tutelato dalla comunità. L’episodio, peraltro filmato e diffuso sui social, denota una mancanza di empatia e un allarmante disprezzo per le conseguenze delle proprie azioni.
La Protezione Animali ha chiesto al Tribunale di riconoscere la responsabilità dell’imputata, applicando misure rieducative specifiche e liquidando un risarcimento per il danno morale subito. “Questo caso non riguarda solo la sofferenza inflitta a un animale indifeso, ma anche un messaggio educativo per prevenire il ripetersi di simili comportamenti”, ha dichiarato l’avvocato Claudia Ricci, legale rappresentante di Enpa.
La relazione di Link-Italia
La relazione presentata da Link-Italia, allegata agli atti, ha analizzato la condotta della minore in base ai criteri scientifici di pericolosità sociale, evidenziando come simili atti di violenza possano evolvere in comportamenti antisociali e criminali se non affrontati con interventi adeguati. Il documento ha ribadito l’importanza di risposte educative e psicologiche mirate, riconosciute anche dalla recente Legge Dori sul bullismo e il cyberbullismo.
Prossimi passi